Mamme non urlate.Ditelo a bassa voce.Gestisci le tue emozioni

Come chiedere correttamente le cose al proprio bimbo

 Ti mostrerò ora come chiedere usando istruzioni verbali utili per ottenere un comportamento corretto da parte di tuo figlio. Sii specifico . «Sistema le tue cose» non significa nulla per la sua testa. Indica quali oggetti deve sistemare e cosa vuol dire per te «sistemare». «Raccogli i pennarelli dal tavolo, chiudi quelli che sono aperti e riponili tutti nel loro astuccio», questa è una richiesta specifica.

 • Sii calmo . «Raccogli i pupazzi, sono dappertutto. Guarda che casino!» non è chiedere, è pretendere in malo modo. È vero che tu (con la schiena a pezzi) avresti pure il diritto di arrabbiarti, a volte, ma sappiamo anche che il tono arrabbiato non funziona mai.

 • Sii cortese . Se esordisci con un «per favore» e concludi con un «grazie» renderai tutto più facile. «Metti il pigiama al suo posto nel cassetto» è molto meno convincente di: «Per favore, amore, metti il pigiama al suo posto nel cassetto, grazie». • Cerca il contatto visivo . Se urli dalla cucina alla sala: «Vai in bagno a lavarti le mani», rischi di non essere ascoltato Devi stare davanti a tuo figlio ed esprimerti con tono dolce guardandolo dritto negli occhi. • Sii tempestivo . È inutile fare una richiesta un’ora prima.

 • Sii diretto . Se vuoi ottenere qualcosa, usa un’affermazione e mai una domanda. La domanda rischia di essere ambigua, implica che il bimbo debba rispondere . Usa un’affermazione per farti capire: «Scendi dal tavolino, per favore. Adesso, grazie». Chiedi una volta , al massimo due. È inutile ripetere. «Forza amore, scendi e sali sulla bici, che è ora di tornare a casa». -Amore, adesso è ora di prendere tuuuuuttiiii gli animaletti della fattoria, tuuuuttiiiii gli animali della giungla, e metterli nelle loro scatole. «Prima di infilarti nel letto e fare una bella nanna, prendi il cestino delle costruzioni e raccogli tutti i pezzi dal letto. Bravissimo.» Quando vuoi dare un comando, perché è importante o perché non ti ha ascoltato le volte precedenti, dillo a bassa voce . Se ti innervosisci, abbassa la voce, ti ascolterà lo stesso. E se devi rimproverarlo, fallo a bassa voce. Il messaggio verrà recepito meglio.

 P.S. Scelte PRESUPPOSTO: Che si soffi il naso SCELTA UNO Te lo soffio io SCELTA DUE Te lo soffi tu Mai una minaccia «Vuoi andare a letto adesso o te le devo dare per farti alzare da quel divano?» non offre una scelta. La coerenza e lo «yes set» In PNL si parla molto di yes set Possiamo usare lo stesso schema con i nostri figli: esprimere tre richieste che eseguiranno facilmente e poi una quarta – quella che ci interessa davvero – che eseguiranno seguendo il bisogno di essere coerenti con le prime tre. Per esempio, se vuoi che ti dia una mano a preparare la tavola:
 1. Fammi vedere come fai la capriola.
 2. Sistemati la frangia.
 3. Guarda fuori com’è rosa il tramonto
. 4. Ora prendi questo piatto e mettilo a tavola al tuo posto.
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